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Le osservazioni delle insegnanti:
IAttenzione ed interesse sono più che soddisfacenti. I bambini si dimostrano più tranquilli e motivati nelle attività di ascolto e di drammatizzazione delle storie. I bambini maggiormente interessati gareggiano nel riconoscere le lettere e nel ricordare le storie ad esse inerenti.
Attualmente essi non possono assistere alla visione, né all'ascolto dei racconti al computer per difficoltà tecniche.
La curiosità di conoscere il computeraio e avere la possibilità di usare il mezzo multimediale è molto forte e ricco di attesa.
Anche per questi bambini i tempi di attenzione e di concentrazione sono migliorati. Permangono, comunque, ancora difficoltà per alcuni di essi, ancora abbastanza giocherelloni e scarsamente concentrati nelle attività.
I bambini sono immersi in uno spazio operativo con buone potenzialità di coinvolgimento emotivo ed intellettivo. Si applicano con maggiore interesse nella drammatizzazione e nel gioco. Anche nelle attività espressive dimostrano maggiore applicazione e motivazione.
Osservazione 2:
Scoperta, curiosità, interesse, insieme a una vasta gamma di emozioni, giocano un ruolo di primo piano in questo viaggio fra parole e immagini.
I bambini anticipano l'azione della Fata Letterina, motivano le situazioni fantastiche e adorano immergersi in attività di scrittura nello spazio con un grande pennello intinto in un colore immaginario. L'uso della tecnologia, inoltre, integrando l'opera dell'insegnante, consente di rendere le proposte culturali più significative e stimolanti, esalta la curiosità dei bambini e la motivazione ad apprendere.
La metodologia è risultata una valida occasione per creare situazioni piacevoli, sollecitare motivazioni e affinare competenze in una visione globale, in cui aspetti emozionali e cognitivi sono strettamente collegati come è peculiare a quest'età, ma soprattutto per prevenire problemi come difficoltà di attenzione e scarsa motivazione all'approccio alla lingua scritta.
La metodologia intrapresa si è dimostrata essenziale e divertente per sollecitare la curiosità, la comprensione verbale, l'analisi percettiva, la ricostruzione dei fatti e la produzione verbale. Le attività espressive e in particolare quelle grafico-pittoriche sono apparse subito strettamente collegate alle esperienze emotive dei piccoli che hanno portato a termine i loro lavori. Attraverso la drammatizzazione che è una tipica forma di gioco simbolico, i bambini, sono diventati, con la loro fantasia, attori e protagonisti, perché rappresentavano un'azione compiuta da loro stessi.
Ins. te Calcagnile Anna